Alia bint al-Husayn
Alia bint al-Husayn | |
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Principessa di Giordania | |
In carica | dal 13 febbraio 1956 |
Nome completo | arabo: عالية بنت الحسين |
Trattamento | Sua Altezza Reale |
Nascita | Amman, Giordania, 13 febbraio 1956 |
Dinastia | Hashim |
Padre | Husayn di Giordania |
Madre | Dina bint 'Abd al-Hamid |
Coniugi | Nasser Wasfi Mirza Mohammed Al-Saleh |
Figli | Prime nozze: Hussein Seconde nozze: Talal Abdul Hamid |
Religione | Sunnismo |
Alia bint al-Husayn (in arabo عالية بنت الحسين?; Amman, 13 febbraio 1956) è una principessa giordana.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Educazione e matrimoni
[modifica | modifica wikitesto]La principessa Alia è nata nel 1956, come unica figlia di re Husayn e della regina Dina.[1] Nutre la passione per l'equitazione sin dall'infanzia, avendo vissuto a contatto con le scuderie di famiglia, e nel 1973 suo padre le conferì la proprietà di cavalli arabi purosangue con l'obiettivo di preservarli.[2]
Frequentò ad Amman l'Ahiyyah School for Girls e il Rosary College, poi la Sibton Park School a Lyminge, la Benenden School a Cranbrook e la Millfield School a Street.[1] Nel 1977 ottenne un Bachelor of Arts all'Università di Giordania.[1]
Il 12 aprile 1977 sposò al palazzo Raghadan il tenente colonnello Nasser Wasfi Mirza (1945).[1] La cerimonia di nozze si tenne l'11 luglio, ma nel 1988 giunsero al divorzio.[1] Nello stesso anno, il 30 luglio, sposò in seconde nozze il Sayyid Mohammed Al-Saleh.[1]
Attività
[modifica | modifica wikitesto]Lavorò come cancelliera e artista alla British School of Archaeology e come direttrice del Royal Jordanian State Stud.[1] Nel 1981 divenne membro vitalizio della World Arabian Horse Organization e nel 2014 entrò nel suo Comitato Esecutivo.[2] Nel 1987 organizzò il primo spettacolo equestre di cavalli arabi della Giordania.[3] Collabora con il Brooke Hospital for Animals dal 1988, anno in cui venne fondata la Brooke's Princess Alia Veterinary Clinic.[4][5]
Dal 1993 è Direttrice della Royal Jordanian Equestrian Federation e dal 1995 della Jordan Meningitis Foundation.[1] Ricopre lo stesso ruolo per le Scuderie Reali per la Conservazione del Cavallo Arabo, in veste del quale avviò il festival annuale "Arab Horse at Home".[1][4] Ha presieduto l'European Conference of Arab Horse Organizations Show Commission dal 2011 al 2015 ed è membro del Comitato Onorario della Scuola di equitazione spagnola di Vienna.[2]
È stata fondatrice della Princess Alia Foundation sotto il Ministero dello Sviluppo Sociale, allo scopo di promuovere l'equilibrio e il rispetto del creato con un approccio olistico,[4][6] e ha ricoperto la carica di presidente onoraria dell'University of Jordan Alumni Club (UJAC).[1]
Patrocini
[modifica | modifica wikitesto]Opere
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) The Arabian Horse of Egypt, The American University in Cairo Press, 2010.[7]
- (EN) Royal Heritage: The Story of Jordan's Arab Horses, con Peter Upton, Medina Publishing Ltd, 2011.[7]
- (EN) Small Miracles: The Story of the Princess Alia Foundation, con Sarra Ghazi, Medina Publishing Ltd, 2014.[7]
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Alia bint al-Husayn e il primo marito Nasser Wasfi Mirza ebbero un figlio:[1]
- Hussein (Amman, 12 febbraio 1981), sposato.
Con il secondo marito il Sayyid Mohammed Al-Saleh ebbe due figli:[1]
- Talal (12 settembre 1989), sposato;
- Abdul Hamid (15 novembre 1992).
Titoli e trattamento
[modifica | modifica wikitesto]- 13 febbraio 1956 - attuale: Sua Altezza Reale, la principessa Alia di Giordania
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Abd Allah I di Giordania | al-Husayn ibn Ali | ||||||||||||
Abdiyya bint Abdullah | |||||||||||||
Talal di Giordania | |||||||||||||
Musbah bint Nasser | Nasser Pasha | ||||||||||||
Dilber Khanum | |||||||||||||
Husayn di Giordania | |||||||||||||
Jamil bin Nasser Al Awn | Nasser Pasha * | ||||||||||||
Dilber Khanum * | |||||||||||||
Zein al-Sharaf Talal | |||||||||||||
Wijdan Shakir Pasha | Shakir Pasha | ||||||||||||
... | |||||||||||||
Alia bint al-Husayn | |||||||||||||
Muhammad Abdul-Aziz Al-Aun | Awn ar-Rafiq | ||||||||||||
Fatima Khanum | |||||||||||||
Abdul-Hamid bin Muhammad Abdul-Aziz Al-Aun | |||||||||||||
Fatima bint Asad | Asad | ||||||||||||
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Dina bint 'Abd al-Hamid | |||||||||||||
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Fahria Brav | |||||||||||||
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Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze giordane[1]
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze straniere[1]
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i j k l m n o (EN) Christopher Buyers, jordan3, in royalark.net. URL consultato il 10 luglio 2023.
- ^ a b c (EN) HRH Princess Alia Al Hussein, in waho.org. URL consultato il 10 luglio 2023.
- ^ (EN) The Royal Stables in Jordan (PDF), in waho.org, 26 aprile 2023. URL consultato il 10 luglio 2023.
- ^ a b c (EN) HRH Princess Alia bint Al Hussein of Jordan, in thebrooke.org. URL consultato il 10 luglio 2023.
- ^ (EN) The future of Petra, in thebrooke.org. URL consultato il 10 luglio 2023.
- ^ (EN) Princess Alia Foundation, in princessaliafoundation.org. URL consultato il 10 luglio 2023.
- ^ a b c (EN) HRH Princess Alia Bint Al Hussein, in amazon.co.uk. URL consultato il 10 luglio 2023.
- ^ Tumblr
- ^ Bollettino Ufficiale di Stato
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN, AR) Sito ufficiale della Corte Reale Hashemita, su rhc.jo.
- (EN) Sito ufficiale della Princess Alia Foundation, in princessaliafoundation.org.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 305129018 · LCCN (EN) nb2013016058 |
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